Riassunto (Parte 7) del libro "reti di calcolatori"

Pubblicato da temino il 2012-05-03 alle 20:15:15

TERZO LIVELLO ISO-OSI:

si occupa di definizione dell'interfaccia tra utente e la rete.

A questo livello i dati vengono commutati in pacchetti, si occupa inoltre delle modalità di commutazione e delle tecniche di instradamento.

-        protocolli orientati alla connessione gestiscono le connessioni e  richiedono quindi che venga stabilita una connessione prima che 2 dte possano scambiarsi i dati

-        protocolli non orientati alla connessione: trasportano i pacchetti a destinazione senza aver prima stabilito nulla.

COMMUTAZIONE: consiste in tecniche per stabilire linee di comunicazione tra i dispositivi.

Le reti a commutazione possono essere di tre tipi:

-        reti a commutazione di circuito

-        reti a commutazione di pacchetto

-        reti a commutazione di messaggio

quest'ultimo consiste nell'assegnare un percorso logico tra trasmettitore e ricevitore e impegnare un tratto alla volta della distanza complessiva. Con questo metodo la trasmissione di un singolo messaggio diventa più lunga, mentre le prestazioni generali della rete migliorano, dato che ogni sezione del percorso viene usata da un messaggio differente, sotto il controllo di un nodo con funzioni gerarchiche, detto HCC. Questo metodo, oggi, è usato molto raramente.

Rete a commutazione di circuito: consiste in una serie di switch connessi da collegamenti fisici. Quando due dte vogliono comunicare, uno dei due deve spedire una richiesta di connessione all'altro, che deve essere accettata anche da tutti gli switch coinvolti. Appena ottenuta la linea, nessun altro nodo può utilizzare il canale fino alla fine della comunicazione. In questo modo ogni singolo processo comunicativo avviene alla massima velocità. Questa “tipologia” di rete ha dei ritardi dovuti a:

-        tempo di propagazione della richiesta da parte della stazione sorgente

-        tempo per trasferire la richiesta

-        tempo di propagazione della risposta da parte del destinatario

-        tempo di trasferimento della risposta precedente

-        tempo di propagazione (nei nodi)

-        tempo per il trasferimento dei dati (nei link)

Reti a commutazione di pacchetto:

è una tecnica di accesso multiplo a ripartizione nel tempo, e prevede la condivisione di un canale di comunicazione tra più dte in modo non deterministico.

Il messaggio viene suddiviso in pacchetti e non c'è partizione delle risorse, le quali vengono usate in modo dinamico. L'allocazione viene fatta secondo il criterio FIFO. Le reti a commutazione di pacchetto si dividono in: circuiti virtuali e datagram.

CIRCUITI VIRTUALI: alcuni protocolli di rete creano, all'interno della rete stessa, dei circuiti virtuali. Questi circuiti si stabiliscono all'interno di una rete e tutti i pacchetti di un medesimo processo comunicativo attraversano la rete, sfruttando la stessa connessione.

Caratteristiche:

-        ha le fasi di instaurazione/abbattimento del circuito e di trasferimento dati

-        i dati sono divisi in pacchetti che hanno un indirizzo nell'intestazione

-        le risorse necessarie possono essere allocate durante la fase di instaurazione della connessione, o in base alla domanda

-        tutti i pacchetti seguono lo stesso percorso

-        il trasferimento di informazione si basa sull'esistenza di una connessione stabile

-        solo nella prima fase è necessario conoscere gli indirizzi delle due parti in gioco

-        il trasferimento è sequenziale e i pacchetti sono ordinati

-        gli errori possono essere rilevati e corretti

Molto importante in una rete a circuito virtuale è il concetto di indirizzamento, che può essere globale o locale.

Quelli globali sono fissi e vengono usati per creare un identificatore di circuito. VCI è l'identificatore usato per trasferire i dati.

Per realizzare il processo comunicativo occorre realizzare tre fasi: creazione del circuito, trasferimento dati, abbattimento del circuito.

RETI A DATAGRAM:

ogni pacchetto si propaga nella rete attraverso cammini diversi, con l'intento di raggiungere la destinazione.

In questo modo i pacchetti possono arrivare a destinazione non in ordine.

Alcuni pacchetti possono essere persi o eliminati o duplicati.

La rete datagram è di tipo non orientato alla connessione.

Gli switch non mantengono nessuna informazione riguardo lo stato dela connessione alla quale i pacchetti appartengono.

Non esiste una fase di creazione del link, ne una di chiusura e ogni pacchetto è trattato allo stesso modo dallo switch.

La rete datagram è migliore di quella a commutazione di circuito perchè le risorse sono impegnate solo quando ci sono pacchetti da trasferire. Internet basa il suo funzionamento sulla rete datagram.

RETE X.25: definisce la modalità d'interazione di un dte a pacchetto con un dce della rete pubblica a pacchetto per trasmettere informazioni ad un dte remoto.

X.25 copre i primi tre livelli del modello OSI e permette la coesistenza, su una stessa interfaccia fisica, di più chiamate virtuali. Per poter distinguere i pacchetti appartenenti a più chiamate virtuali viene introdotto il concetto di canale logico.

Il livello 2 (livello trama) definisce le regole ad assicurare sia la sincronizzazione della trasmissione,  sia la rilevazione e il recupero degli errori sui dati trasmessi. La procedura usata è il LAPB (link access procedure b channel), basata sul protocollo HDLC.

Il livello 1 (livello fisico), definisce i criteri di controllo da parte del dte in merito al funzionamento del dce.

PAD (pocket assembly disassembly) consente l'accesso a reti pubbliche di tipo X.25 da parte di dte non strutturati a pacchetti.

X.3: standard per la definizione remota dei parametri del pad

X.28: standard per la definizione dell'interfaccia dte non a pacchetto-pad

X.29: standard per la definizione del formato per il controllo delle informazioni nell'interfaccia dte-pad, attraverso la rete.

Il livello 3 di X.25 stabilisce la modalità per realizzare una connessione end to end.

ALGORITMI DI INSTRADAMENTO:

hanno come obiettivo quello di trovare un buon percorso tra il dte di origine e quello di destinazione. Di solito il percorso ottimale è quello di costo inferiore. Per formulare problemi di instradamento si utilizzano i grafi.



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